lunedì 2 aprile 2007

LODI PER UN GIULLARE "STRAORDINARIO"


Ho conosciuto un giullare, che si dimentica per un attimo di sè, chiude in una scatola colorata i suoi pensieri più negativi e i suoi dubbi, li mescola con le parti più belle e più nascoste di sè, incarta tutto e ci fa un fiocco sopra!
Poi lo presenta come un regalo al pubblico nella maniera migliore, e all'ultimo momento sfodera da un doppio fondo che lui solo sa, quella novità che lascia a bocca aperta tutti!
Lo conosco per fama e fame di pubblico.
Lui non sa che lo conosco fin nel fondo di qualcuno dei suoi doppi fondi, perchè è bravo a nasconderli bene, per non rovinare il trucco, per continuare a stupire...
Mi sono regalato un dado, per tirare a sorte tra i miei pensieri su di lui e vedere

se la fortuna una volta corre in mio aiuto, abbandonando la sua proverbiale cecità!
Il giullare alto dai piedi di elfo è nascosto sotto un cappello a campanellini suonanti, o sotto una barbetta incolta che farà scivolare abilmente dietro al trucco del suo inganno.
Lui non sa che conosco il suo lavoro "straordinario" e che forse per un attimo, nel fluire della sera di uno dei suoi spettacoli, ho capito che la sua arte è così libera da volare oltre le ore prestabilite della sua performance, già tutta caldamente artistica.
Il suo lavoro è "straordinario", nel senso che continua al di fuori, e si prefigge di portare il sorriso per non tornare a vedere negli altri il filo spezzato di una delle sue lampadine. Perchè lui come tutti vorrebbe essere sempre "acceso" e mai spento.
Se il sole ama l'erba sulla terra, a cui dà vita, non vorrebbe vederla felice anche quando esso tramonterà? Per questo esiste la luna, apparentemente spenta, come specchio che getta ancora sulla terra la luce di quel sole.
Il giullare che ho avuto la fortuna di incontrare ha questa missione: far sorridere il pubblico, fuori e dentro di sè, come fuori e dentro di sè il teatro gli impone di stare.
E mi auguro che se incontrerà un cuore "scoperto" che lo svelerà, non tradirà quella sua arte e quelle sue parti nascoste, ma le trasformerà in qualcosa di ancora più bello... come il palco della vita...come il suo più bel sole...come la sorpresa di trovarsi a vivere ogni giorno di più!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Intanto grazie, grazie mille per tutto!!! Ora voglio spiegarvi quello che provo montando su quel maledetto palco che ci cattura i cuori e ogni volta mi svuota di un personaggio ma mi riempe di emozioni e ricordi. Ho sentito dire che il teatro è finsione: mai commento per me è più sbagliato!!! Li, sopra quelle tavole di legno, chi recita, balla o canta, porta in scena tutte le fatiche, tutti i sogni, le emozioni....Porta in scena se stesso....Che c'è di più vero? In questi giorni di fatica ma anche di divertimento mi sono sentito vicino tante persone, che mi hanno sostenuto, mi hanno aiutato, anche solo con un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio o una parola spesa nel momento del bisogno!!! Beh quelle persone erano tutte dentro il mio personaggio. Erano tutte nelle mie espressioni, nelle mie parole... Erano tutte li a fissare quel pubblico che è li per vedere uno spettacolo ma non solo....E' li per succhiare emozioni e a sua volta emozionarsi...Il giullare ride se intorno ha gente che lo carica con sorrisi, sguardi, affetto. Il giullare siete anche voi!!!! E' anche un abbraccio che arriva alla fine di un momento teso, di una presa che credevi impossibile e invece è li, che ti guarda e si scarica in un sospiro di sollievo o in una risata (Grazie Luci). Il giullare non esiste se non esiste chi crede in lui!!! Il giullare non avrebbe mai superato un momento come quello di ieri sera se non avesse avuto vicino gli amici...quelli veri!!!! Il giullare se è grande, è grande perchè dietro di se ha un grande gruppo!!!! Quindi alla fine di tutto, quello che il giullare da, non è altro che quello che riceve!!!! Quindi Grazie, grazie per tutti i momenti vissuti in questi giorni...Rimarranno sempre nel mio cuore come una foto!!! Con la speranza di rivedervi tutti il prossimo anno per un'altra grande fatica...Per un altro grande successo, un successo che non deriva dagli applausi o dai complimenti del pubblico. Un successo che è quello che ho provato queste sere girandomi indietro dopo essere entrato sui saluti finali e aver visto un unico grande sorriso che ci univa!!! Noi grandi sopra tutti!!!

Anonimo ha detto...

Eh...si è proprio vero quello che dice il giullare, non posso che condividere i suoi pensieri e le sue emozioni...Grazie per aver tirato in ballo anche noi e per trarre forza dai nostri sorrisi, sguardi abbracci ecc...ecc... ma alla fine, difronte al pubblico ci sarai tu e noi senza un grande giullare saremmo persi e non sapremmo cosa fare.....
E ricorda: SACRILEGHI........

Anonimo ha detto...

Bene, visto che sopra compare "anonimo ha detto", e siccome mi piace che la gente sappia chi scrive i suoi pensieri... sono quello tutto ROSSO.
Prima di tutto, fumate de meno!
Bèh una nota di spirito me la dovevo concedere...
In questi casi ho imparato a giocare con le mie emozioni e a concentrarle in un grande vortice che trova il suo culmine nella grande e indefinibile settimana che è quella appena passata a teatro. Ogni anno mi trovo davanti persone nuove, sorrisi nuovi da ammirare e muri apparentemente invalicabili da scalare. Ogni anno nuovo entusiasmo ti spinge a continuare oltre ogni cosa, ti fa ringraziare Dio di essere riuscito a fare un balletto, di aver recitato o cantato bene. Ogni anno la gioia di conoscere persone nuove e fantastiche ti spinge ad essere triste quando tutto è finito. Quella tristezza che coinvolge l'intimo del cuore, che ti fa mandare 2000 messaggi a tutti quelli con i quali hai condiviso gioie e dolori per sei mesi il giorno dopo l'uscita dal teatro... noi siamo stati lì, sul palco, davanti a centinaia di persone bramose di entusiasmo, di sognare anche solo per un attimo; e noi siamo stati lì, pronti a dare l'anima, a mettere in gioco tutto di noi e non smetteremo mai di farlo!
"L'anima del mondo con che si alimenta se non con i sogni! E noi, piccoli attori di una commedia infinita, possiamo solo recitare al meglio la nostra parte, regalando sorrisi, fantasie ed emozioni forti, sperando che le nostre gesta e il rumore dei passi sopra il legno del teatro crei sogni, sogni e ancora sogni!"

Anonimo ha detto...

Ciao marco..sono domenico..innanzitutto ti ringrazio per avermi lasciato un commento sul mio blog..significa molto per me..per quanto riguarda il giullare..beh io mi ci identifico..e mi nutro del palco e degli applausi..ma ricordare il nostro spettacolo mi fa davvero male perchè è una ferita ancora aperta..mi ha lasciato un vuoto da quando è finito..=)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)