mercoledì 31 marzo 2010

IL GIULLARE DELL'ECLISSI

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Sarò lì per te se lo vorrai, con tutta la vita di fronte,

tra la scorza del visibile e i succhi eterogenei del non visibile,

per poter sbaragliare chi vorrebbe appiccicarmi in faccia

una facile spiegazione da due soldi.


Se mi cercherai in quello che la tua esperienza prevede,

rimarrai presto cieco, perché avrai il tuo ego allo specchio,

e la stessa magia del mio essere

mi farà scomparire ai tuoi occhi.


L'incredibile follia del pianeta del controllo

vorrebbe a piene mani pescare in reti ignari pesci omologati,

ma nulla potrà in confronto alle mie larghe maglie,

che mi fanno protagonista giullare nel mare sconfinato.


Non lasciarsi stupire dalla faccia della luna più ombrata,

non faticare a cercarla con pazienza e attenzione,

accontentarsi piuttosto di quello che i miopi sensi suggeriscono,

è forse migliore dell'anelito alla fonte della vera saggezza ?


Rimarrai inutilmente privo di ogni contatto con me stesso,

se te ne andrai, sicuro di aver inserito gradini alle tue fragili scale,

senza pensare che la tua illusione di conoscenza è la tua stessa ignoranza,

e dovrai scivolare e poi cadere quando scoprirai da altri che è vero !


L'originale imprevedibilità di me stesso interrogherà la tua attenzione,

e se non ti concederai nel regalarmi solo questo, senz'altre pretese,

non potrai che manifestare silenzio rispettoso e curiosità, e non certo

andartene a testa alta con il mio nome in punta di labbra !


E' vitale scivolarmi così, tra le pieghe dell'universo che è un faro bollente,

jolly semovente sotto le carte coperte, a stupire il pubblico col suo riapparire:

quale controllo migliore del non far sapere a chi pensa di alienare verità,

del farsi incessantemente cercare tra il palese e il mistero…

dell'essere mille e nessuno per altri, ma solo uno ai miei occhi,

del vivere e del respirare libero un'aria non somministrata per bocca.


MA.CERCA 2010

mercoledì 24 marzo 2010

IN MEMORIA DI UN MIGLIORE


Quanto fa male pensare a te ora,

sentire la tua presenza che è sempre stata forte

tra di noi e in noi,

adesso che la tua voce brillante non c'è più.

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Ci hai lasciato un vuoto inaspettato,

non abbiamo che da donarti un silenzio pieno di rispetto.

Per questo ti chiedo scusa per tutte queste parole….

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Ma sei più su di tutti noi, ora, sopra questa terra,

come chi prende il volo verso la creatività perfetta,

per guardare il mondo come l'ha sempre immaginato,

come il tuo più naturale bel viso che hai voluto lasciarci in memoria.

Hai riempito la nostra vita di libera e allegra follia,

di buon calore vero e di spensieratezza infantile e profonda.

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Là dove splende il sole che non tramonta mai,

sono le più alte aspirazioni,

quelle che le tue mani cercavano instancabili

rincorrendo con i tuoi gesti gli occhi,

per esplodere infine nelle tue creazioni.

Forse non le raggiungeremo mai, ma possiamo continuare ad ammirarle,

a crederle possibili insieme con te, perchè da solo riuscivi

a tirar fuori il meglio dalle nostre stesse vite.

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Insegnaci a non dimenticarti mai,

perché esiste un mistero: è quello dei migliori,

che inspiegabilmente vengono richiamati prima degli altri.

Forse è solo per ricordarci quanto il cielo gradisca i migliori,

e quanto, per un sacrificio che non vada sprecato,

chi resta debba vivere sempre la vita con intensità d'amore,

con altri occhi: socchiusi, concentrati e mai fermi su un punto,

come ci hai sempre insegnato nell'allegria,

pieno di bene vero per gli altri,

come un dono non scontato.

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Tu da solo, avevi mille facce,

e rimarrai una delle più belle composizioni

di tutti noi messi insieme.

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Grazie Carlo.

Riposa in pace.

venerdì 19 marzo 2010

UN PARTO....O UN ARRIVO ?

Buongiorno a tutti i visitatori di questo umile blog, che vuole senza pretese riconsegnare a questa tipologia di siti, la sua originaria natura "diariale", cioè la sua connotazione profonda di "collezionismo di momenti e di emozioni".
Auguri a tutti i PAPA' che oggi passeranno di qui....a me hanno fatto gli auguri A META' !

E proprio in attesa della mia futura prossima paternità, proprio ieri riflettevo sulla metafora del viaggio, del ritorno e dei corsi e ricorsi....
e l'ho associata mentalmente all'incredibile miracolo di una nuova vita che nasce !



Se tua moglie prepara una valigia bombata non per partire,
ma per aiutare qualcuno ad arrivare...

Se in quella valigia inserisci morbidi pannolini immacolati,
per attutire il lancio di una generosa cicogna sulla terra...

Se il tuo viaggio ti porta lì dove qualcuno parte e qualcun'altro arriva,
e non sei in nessuno degli aeroporti internazionali....

Se con tua moglie vivi questo viaggio non perchè programmato,
ma come un frenetico, reattivo "last minute" inaspettato...

Se per andare, devi essere anche un po' partito...di testa,
perchè non puoi mai sapere il futuro non ancora arrivato....

Se il presente e il futuro sono solo una parentesi amorosa
tra l'andare verso un figlio e un rivoluzionare se stessi....

Se per tutta questa corsa e per tutte le cose belle guadagnate con dolore,
non riporti solo sudore e lacrime gioiose, ma ti scopri in uno in più....

Se tua moglie un giorno ti dice: "Sbrigati, amore, io PARTO"...
e tu le rispondi con trepidazione: "Eccomi, ARRIVO..."

Se ti senti in viaggio continuo tra quello che sarà il tuo bagaglio finora,
e l'ignoto che ti aspetta come un esame perenne in cui darai tutto te stesso....

...beh, non sentirti arrivato, ma solo un po' partito di gioia e follia,
come uno starter dà l'avvio ad una corsa a cui non sei preparato,
e torna a casa! Sorpreso da te stesso e da chi ti sta accanto !
Con la meraviglia di essere ancora in DUE davanti a un TERZO,
e lo stupore di sentirti molto più ripieno e libero e volatile
di una TERZINA usata per commemorare !