venerdì 7 settembre 2007

BOMBA "A MANZERÌA"

Si può sopravvivere in America, uscendo di casa la mattina, dando una piena boccata ai polmoni, e asfaltandoli con lo smog che ti viene a bussare alla porta?


Ma soprattutto, se un americano medio, anche solo con gli spiccioli contati per 2 pranzi veloci, me li va a bruciare la mattina presto con un muffin tagliato, inframezzato da burro d’arachidi, come se fosse il muffin stesso che se lo fosse ingoiato, fiero del suo grasso.

Bene, se quel folle accompagnasse questo “mappo del risveglio” con un finto caffè sintetico da due litri, appena colorato, che il caffè lì dentro ci sta come lo sciroppo di zucchero in due litri di Coca Cola, e aspettasse il “pranzo” con ansia, cosa si ritroverebbe davanti verso le 13:30?

Sicuramente un finto tavolo di finto legno in un fast-food colmo di gente, e a fianco la sua fame da manzo, dato che il suo stomaco piastrellato di intenzioni buone dal mattino presto, griderebbe una altra dose di asfalto.

E allora giù, a minare ancora quella fine dei dieci dollari di spicci, per pagare 6 dollari di “Big MaColesterolo” Menù. …

“…con la sua bocca digrignata volta al plenilunio… ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita”

SI PUO’ SOPRAVVIVERE A TUTTO CIO? Ta ta ta ta …

Questa è la domanda che ha fatto capolino oggi, dopo una serata passata, sempre in stile Ungaretti, “con la congestione delle (sue) mani”, a capare cosci di anitra e palomba, in una cena da urlo a base di cacciagione!


O meglio, il pensiero dell’americano, mi è venuto pensando alla quantità di cibo che abbiamo ingerito e a quanto questo, nonostante tutto, non creerà mai gli stessi effetti che crea il cibo indigeno su un americano!

Allora mi chiedo: quali bombe a “manzeria” (hamburger e figli) vengono fabbricate in serie nei bunker del nuovo continente; chi e che cosa viene inserito nel loro DNA di morte? Quanti hot-dog, muffin, burri di arachide conterranno tracce di ratti o scarti di olio per auto o, come lessi quando andai a trovare l’America, vanteranno il record di 20 g di grassi su 30 di peso?

E perché, se a Gubbio mangiamo sempre cacciagione e maiale a volontà, i nostri figli non sono così obesi da far paura come quelli degli americani, che già a 6 anni, invece del lettino, dormono su un panzer (ogni riferimento alla trippa è puramente casuale)?

Significa che 10 cene a base di cacciagione a Gubbio sono come una bomba a “manzeria” in America, sganciata per 6 dollari “nearly free & fast” su un’obesità futura che si appiccica e non va più via!

3 commenti:

Cecca ha detto...

Avete notato che in cima al fucile dell'immagine c'è una specie di CLISTERE?

Che sia forse quello l'unico rimedio agli hamburger di manzo???

Unknown ha detto...

Premesso che st’affare è troppo complicato per i miei gusti, ho comunque deciso di rispondere finalmente a sti cazzo de articoli perché sennò il Cecca me intasa la posta elettronica e me rompe le palle. Rispondo soprattutto perché, e chi ben mi conosce lo sa, quando si parla di vitto non so resistere. A tal proposito credo sia facile puntare il dito contro i nostri fratelli d’oltre-oceano, mi sembra però superficiale attaccare chi non ha avuto la nostra cultura culinaria dal momento che loro stessi ammettono la loro netta inferiorità tra i fornelli. Quando si parla di cibo noi italiani ci sentiamo sempre in dovere di salire in cattedra; è poca cosa per noi sentenziare dopo essere stati a Cannara alla sagra della cipolla,o dopo aver divorato 5 piatti di tagliatelle alla festa paesana di Santa Maria di Burano, o aver vinto un prosciutto di Norcia alla Festa di Padule (tanto te se arancichisce tutto) e sostenere che il cibo del resto del mondo fa male, senza pensare che però, mentre loro affrontano il problema dell’obesità, probabilmente più della metà della popolazione italiana lotta con il colesterolo (o meglio conosciuto con lo pseudonimo di “polistirolo”), trigliceridi (“tricicoli”), diabete e così via, tutte malattie del sangue che seppur meno vistose (questo non vale per il proprietario del blog) comportano gli stessi rischi dell’obesità!Succo del discorso?Qualitativamente siamo sul tetto del mondo, ma , nonostante ciò, ogni cosa, se presa in dosi spropositate, fa male al nostro organismo anche le nostre amate pappardelle con il sugo d’oca che non cola,anzi…guardandolo attentamente lo si può vedere anche arrampicarsi sulla sfoglia contro ogni legge fisica ma soprattutto di gravità. Quel che è peggio è che pensiamo di risolvere il problema con 4 passeggiate all’anno sul Monte del Patrono…

P.S. Chiedo scusa per la punteggiatura, ma scrivo dall’ufficio e me devo sbrigà.

Cecca ha detto...

Caro il mio Lele Gabry,
sarebbe da pubblicare il tuo commento e mettere il mio articolo come commento!!!

Grazie della tua sporca sincerità e, te dico la verità, me fai sempre più schifo a livello culinario!